Premiati Fabio Magara, Pino Ninfa, Daniele Robotti e “Senza fine” di Letizia Battaglia
La quarta edizione dell’atteso concorso organizzato da Milano Photofestival torna alla Kasa dei Libri, dove i volumi in gara saranno esposti dal 22 settembre. Inaugurazione 21 settembre alle 18.
Giunto alla sua quarta edizione, il premio Le immagini rilegate è ormai diventato uno degli appuntamenti più attesi nell’ambito della rassegna organizzata da Milano Photofestival. Lo confermano le sessanta candidature presentate per concorrere come miglior libro fotografico del 2023 e la partecipazione, di anno in anno, di editori e fotografi ben noti al pubblico e tutti con volumi di indubbia qualità.
La giuria, composta da Monica Fumagalli Iliprandi, Nino Romeo e Andrea Kerbaker ha deciso di assegnare la vittoria ex aequo ai volumi Senza fine di Letizia Battaglia (Electa, a cura di Paolo Falcone e Sabrina Pisu) e Protocollo K. (Danilo Montanari Editore) di Fabio Magara. Nella categoria dei libri autoprodotti, si sono invece imposti i fotografi Pino Ninfa con Entrada proibida e Daniele Robotti con Cranio-logico.
Oltre ai vincitori, tutti i volumi partecipanti al concorso saranno esposti alla Kasa dei Libri dal 22 settembre al 3 ottobre 2023.
L’intento del premio nato per iniziativa di Roberto Mutti, nell’ambito del Photofestival da lui organizzato, è quello di attribuire un riconoscimento a quei volumi che siano in grado di coniugare la tecnica fotografica e la qualità delle immagini, imprescindibili, con una grafica editoriale che li renda autonomi, originali e fruibili.
In linea con questi presupposti, i giurati hanno scelto i libri di quest’anno:
Libri vincitori nella sezione Case editrici
- Senza fine di Letizia Battaglia, fotoreporter nota a livello internazionale scomparsa lo scorso anno, “per la decisa e voluta scelta di un impaginato e di una stampa di qualità che valorizzano il lavoro della fotografa interpretandone l’immediatezza espressiva e lo stile libero e anticonformista.”
- Protocollo K. di Fabio Magara, “per la visionaria capacità narrativa – la storia della Repubblica di Cospaia, comunità anarchica vissuta tra il 1441 e il 1826 ma immaginata dall’autore ancora viva negli anni Trenta – che si trasforma nel dossier raccolto da una spia fascista per debellare quella realtà con documenti e fotografie applicate con graffette arrugginite che sottolineano la cura filologica di questo volume.”
Le Menzioni speciali (sezione Case editrici) sono dedicate a quattro libri così divisi: tre che hanno affrontato in modo diverso l’importante tema della memoria e uno che valorizza in modo particolare la qualità della stampa.
- La promessa di Maurizio Galimberti (Skira) “è un libro che, pur conservando lo stile classico dell’autore, si presenta già nella cura della copertina e dell’impaginato come un modo innovativo di utilizzare l’arte fotografica per fare memoria.”
- Fotografare un’idea di Enrico Cattaneo (Silvana Editoriale) e L’Italia è un desiderio. Fotografie, paesaggi e visioni 1842-2022. Le collezioni Alinari e MuFoCo AAVV (Electa) “sono due modi di utilizzare gli archivi sfruttandone le potenzialità: nel primo caso mostrando l’opera completa di un autore di straordinaria poliedricità, nel secondo facendo dialogare le immagini provenienti da storie ed esperienze diverse ridisegnando fotograficamente il panorama italiano.”
- Hortus Conclusus di Gianni Maffi (M&FD) di cui “la giuria intende segnalare sia il rigore che da tempo caratterizza il lavoro dell’autore sia la qualità filologica con cui Massimo Fiameni – qui presente anche con altri libri – si rapporta con i fotografi realizzando volumi a bassa tiratura dove la elevata qualità delle immagini si sposa con la scelta delle carte e la cura del prodotto finale.”
Libri vincitori nella sezione Autoproduzioni
- Cranio-logico di Daniele Robotti, “per la cura minuziosa con cui l’autore ha realizzato un volume che raccoglie fotografie originali incollate su pagine che si sfogliano ma anche aprono con l’ausilio di un autentico fil rouge per rivelare con grande forza espressiva il tema della follia ribadito dall’involucro a forma di camicia di forza che avvolge il libro.”
- Entrada proibida. Cronache amazzoniche di Pino Ninfa, “per la capacità del fotografo di interpretare la sua indagine in terre profondamente lontane, anche culturalmente, come un diario di viaggio dallo stile marcatamente contemporaneo dove l’intento è quello di un confronto che porta a riscoprire – per esempio nella capacità degli indigeni di descrivere il verde in sedici modi diversi – quanto forse noi abbiamo perduto.”
Le Menzioni speciali (sezione Autoproduzioni) sono rivolte a due opere che si caratterizzano per l’originalità dell’approccio.
- Le verifiche 2.0 di Guido Bartoli “è uno dei rari libri dedicati alla ricerca del linguaggio fotografico. Partendo dalle celebri Verifiche di Ugo Mulas, Bartoli ne segue lo spirito indagando con competenza e audacia nel mondo della fotografia digitale.”
- Incerte direzioni di Giovanni Antonio Mocchi che “usa la sua visione sottilmente surrealista per creare un percorso ricco di rimandi, citazioni, allusioni per avvicinarci a una realtà che nelle diverse scelte che ci sottopone si rivela profondamente dialettica.”
La mostra sarà peraltro un’occasione di vedere anche cataloghi di grande impatto che hanno presentato in varie occasioni i lavori di maestri del calibro di Richard Avedon, Lisetta Carmi, David LaChapelle, Mario Cresci e molti altri. Un insieme che permette di offrire al pubblico una rassegna godibile e originale.